sabato 7 marzo 2009

The Reader - A voce alta (Usa - Germania 2008)

Un film di Stephen Daldry. Con Kate Winslet, Ralph Fiennes, David Kross, Lena Olin, Bruno Ganz.


- Perché non iniziare provando a dirmi la verità.
- Non l’ho mai detta a nessuno.
- Forse dovrebbe.


Che cosa nasconde lo sguardo duro di Hanna Schmitz, bigliettaia di tram in una cittadina della Germania sul finire degli anni cinquanta? C'è qualcosa di misterioso nel suo passato, qualcosa che le impedisce di sorridere, e abbandonarsi fra le giovani braccia di Michael, suo giovane e appassionato amante, e solo per lei devoto lettore di classici del teatro e della letteratura.
The reader è la storia di un amore mancato e di una redenzione impossibile: troppo ingombrante quel Passato che preme per ritornare e ridiventare Presente, e Futuro dei protagonisti di questo film. Quella che potrebbe essere la storia di "iniziazione" all'amore per un ragazzo con una donna più grande, si rivela invece il racconto di una passione capace di coinvolgere totalmente i suoi protagonisti.
E a far diventare questo incontro la storia di un'ossessione, che durerà per tutta la vita.
Molto presto quell'ingombrante passato arriva, ed è quello il punto in cui noi, seduti in sala, sentiamo quanto sarebbe stato bello (e rassicurante) se The reader fosse solo un film su un'intensa e appassionata storia d'amo-re. Quanto sarebbe comodo lasciarci andare alla passione travolgente di cui sono capaci Michael e Hanna, e con loro godere di quell’amore e di quell’estate del 1958.
Che si tratti di un amore impossibile lo capiamo presto, lo intuiamo nel volto silenzioso di una splendida Kate Winslet, e sappiamo che questa storia di un amore estivo, non potrà durare anche per il successivo inverno. Bisogna riconoscere al regista Stephen Daldry il merito di non aver tentato con questa vicenda di percorrere una strada semplice, che così spesso ci capita di vedere al cinema, quella in cui l'amore alla fine trionfa. Han-na non potrà fuggire dal proprio destino.
The reader è un film che riesce a sorprendere costantemente lo spettatore, spiazzando le aspettative e finen-do per porre degli interrogativi piuttosto che fornire risposte semplici. Mano a mano che la storia si evolve infatti i temi che emergono sono tanti e coinvolgono a più livelli i protagonisti. Alla storia d'amore, che fin dall'inizio mostra il suo carattere infatti, si affiancano temi come quelli del perdono e del ricordo. L'idea stes-sa di cosa sia giusto o meno viene messa in discussione dalla storia dell'ex-nazista Hanna Schmitz: la legge de-gli uomini è chiamata a giudicare, e per giudicare bisogna semplificare quello che semplice non è. Michael dovrà fare i conti con il senso di colpa, condividendolo con i suoi compatrioti, dovrà misurarsi con il desiderio di vendetta, con la lacerazione provocata dai sentimenti. Che spazio possono avere i sentimenti quando la Giustizia deve fare il suo corso? Esiste una redenzione possibile per i propri crimini? Oppure i morti ormai sono tali, e niente li farà tornare in vita?

E così come ho premesso, le domande alla fine superano di gran lunga le risposte.

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