lunedì 22 dicembre 2008

La felicità porta fortuna – (Happy Go Lucky - Gran Bretagna 2008)

Un film di Mike Leigh. Con Sally Hawkins, Alexis Zegerman, Eddie Marsan, Andrea Riseborough, Samuel Roukin.


- Non puoi far felici sempre tutti!
- E’ vero. Ma posso almeno provarci, no?


Che cosa c’è di speciale nella quotidianità di Pauline, detta Poppy, giovane maestra londinese e protagonista di questa splendida commedia?

C’è la sua grande capacità di sorridere alla vita, lanciando una personale sfida a quello che non va e che potenzialmente te la rovinerebbe, la vita. Sally Hawkins, premiata come migliore attrice al Festival di Berlino, interpreta magnificamente questo personaggio un po’ buffo, impacciato e fuori tempo, che con grande caparbietà è impegnata ad alleggerire il presente suo e di chi le sta intorno. E a trovare il meglio in tutte le situazioni e in chi le capita di incrociare. Delle sue giornate, affrontate sempre con il sorriso, rimangono memorabili infatti i suoi dialoghi con gli altri personaggi del film, uno su tutti il suo istruttore di guida: nevrotico e arrabbiato con il mondo intero, cattivo e fondamentalmente spaventato da tutto e tutti, finirà per mettere in crisi la durezza delle sue certezze. E anche se uscirà di scena in lacrime, sappiamo che, grazie all’incontro con Poppy, avrà una nuova possibilità di cambiare la sua vita.

Il regista Mike Leigh costruisce, sempre con toni lievi, un personaggio forte, adulto, che sa anche difendere la propria felicità. Se è vero che, come scriveva un grande del secolo scorso, “bisogna esser duri, senza perdere la tenerezza”, Poppy sa essere tenera, senza perdere del tutto la durezza necessaria: la nostra protagonista non è votata al martirio per far felici gli altri, la sua stessa vita non è tutta rose e fiori. Quello che fa la differenza però è la capacità di proteggersi con l’ottimismo: se la vita è complicata non necessariamente dovremmo esserlo noi. Poppy conserva quell’invidiabile capacità di smontare le situazioni difficili e ridimensionare la loro portata negativa con un bellissimo sorriso e con una grande disponibilità ad ascoltare gli altri. Certo, non tutti saranno conquistati dal suo modo di affrontare la vita, alcune cose rimarranno irrimediabilmente irrisolte; questo film, d’altra parte, non è, e non vuole essere, una favola sdolcinata in cui tutti sono felici.

Ma la felicità appare davvero come qualcosa di possibile, di raggiungibile, e che in fin dei conti porta fortuna soprattutto alla protagonista. E a chi, insieme a lei, sa cogliere l’occasione di sorridere.

Un’ottima lezione e, visti i tempi, da non perdere.

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