giovedì 11 dicembre 2008

Gone Baby Gone (USA 2008)


Un film di Ben Affleck. Con Casey Affleck, Michelle Monaghan, Morgan Freeman, Ed Harris, John Ashton, Amy Ryan, Amy Madigan, Titus Welliver.

Decidi da che parte stare,
se picchi un bambino non sei dalla mia parte,
e se mi vedi arrivare scappa perchè io ti ammazzo…


Chi ha amato Mystic River, capolavoro di Clint Eastwood, non può mancare la visione di questo film, esordio alla regia per un altro apprezzato attore hollywoodiano, Ben Affleck.
Gone baby gone condivide con quello infatti non solo l’autore della storia, il romanziere Dennis Lehane, ma anche l’ambientazione in una Boston povera, materialmente e spiritualmente, conservando tutta l’atmosfera di una storia dal grande impatto emotivo. Quello di Ben Affleck è un esordio piacevolmente sorprendente, che sanno colpire le giuste corde della sensibilità degli spettatori senza cadere mai in facili sentimentalismi, e che diventano occasione per chi guarda di andare oltre gli avvenimenti narrati. Un’occasione per trovarsi, insieme ai protagonisti, di fronte a scelte difficili, che cambiano molte cose, anche per chi le guarda seduto in sala.
Il film racconta dell’inchiesta sulla scomparsa di una bambina, in un quartiere periferico e degradato della città. In presenza di un crimine tanto più odioso perché coinvolge dei bambini, le decisioni da prendere sono sempre particolarmente difficili. Non c’è tempo da perdere, anche se i dubbi, le incertezze, le paure continuamente affiorano. Fanno rallentare gli accadimenti, fanno pensare.
Ben Affleck ha il grande merito di non limitarsi all’azione, anche se i colpi di scena non mancano, ma aspira al racconto di qualcosa di più profondo, di morale. La macchina da presa rende merito allo svolgersi di un processo di cambiamento che coinvolge tutti, a cominciare dai due protagonisti, giovane coppia di investigatori privati. I due conoscono molto bene l’ambiente nel quale matura il delitto, le loro vite ne sono parte, intrecciate a quelle degli altri abitanti del quartiere. Ne condividono la stessa visione della realtà e, anche se con esiti diversi, da quell’universo dovranno staccarsi. Non il semplice resoconto di un’inchiesta dunque, ma il ritrovarsi faccia a faccia con la miseria di un mondo disperato, difronte al quale non ci sono risposte certe, soluzioni sicure.
Un mondo nel quale, dopo questa vicenda, niente sarà più come prima: il Male ha trovato il modo di venire allo scoperto, ancora una volta, e il lieto fine non basterà a rassicurare le coscienze di nessuno.

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