giovedì 18 dicembre 2008

The Millionaire (Slumdog Millionaire - Gran Bretagna, USA 2008)


Un film di Danny Boyle. Con Dev Patel, Anil Kapoor, Freida Pinto, Madhur Mittal, Irfan Khan, Mia Drake, Imran Hasnee, Faezeh Jalali, Shruti Seth, Anand Tiwari

Chi non vorrebbe essere milionario? La domanda del conduttore, con tutto il suo sapore retorico, percorre, come un brivido, tutto questo film, attraversando un paese grande e complesso come l’India. Tutti lo vorrebbero naturalmente, in tanti sognano quel momento, ma sono pochissimi ad arrivare nello studio televisivo, sfuggendo alla propria miseria.

E come fa un ragazzo della baraccopoli di Mumbai a rispondere a tutte quelle domande? Nessuno sembra crederci, e lui per primo.

Ma la missione di Jamal, protagonista della nostra storia, non è di portarsi a casa la favolosa cifra di 20 milioni di rupie, ma di ritrovare finalmente la sua innamorata.

Il suo stesso stupore poi non nasce dalle risposte giuste ma dal ritrovarsi, seduto nello scintillante studio televisivo, a compiere un lungo viaggio nella sua non facile vita. Sono già tutte lì le risposte che servono, è facile, anche se doloroso, ritrovarle in una vita fin troppo simile a migliaia di bambini, abituati a cavarsela da soli nella caotica India. Jamal viene dalla strada, dalle periferie più dure della megalopoli indiana, e come tanti suoi coetanei ha dovuto imparare in fretta a trovare le risposte, altrimenti non sarebbe sopravvissuto. Il film è così lo svolgersi di molti “interrogatori”: quello televisivo, innanzitutto, quello dei poliziotti poco simpatici che accusano Jamal di aver imbrogliato, e quello del protagonista stesso nei confronti dell’esistenza.

Danny Boyle, regista di un film culto come Trainspotting, ci mette tutta la sua capacità visionaria nel raccontare la storia di Jamal, di suo fratello Salim e di Laticha, amore della sua infanzia, perso e ritrovato. Non ci risparmia la durezza di certe situazioni in cui i giovani protagonisti si ritrovano, ma riesce ad evitare il compiacimento di una violenza fine a se stessa. E lo fa utilizzando uno stile marcato, ma mai banale, fatto di una incredibile commistione di musica e immagini dai colori esagerati, tenute insieme da un vorticoso montaggio. Uno stile che in fondo assomiglia all’India stessa, un affascinante e caotico insieme di contraddizioni, di povertà e miracoli, di disperazione e fede incrollabile nel destino.

Anche se a volte il meccanismo del film sembra incepparsi in alcune scene un po’ ammiccanti, The Millionaire diventa a suo modo anche una sorta di omaggio al cinema indiano, unica industria al mondo capace di competere con la produzione hollywoodiana.

Da non mancare.

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