venerdì 6 novembre 2009

La doppia ora - Italia 2009

Un film di Giuseppe Capotondi. Con Ksenia Rappoport, Filippo Timi, Antonia Truppo, Gaetano Bruno, Fausto Russo Alesi.


Non ero preparato a te!


Finalmente! Verrebbe da esclamare alla fine della visione di questo film. Finalmente perché un film italiano, che si aggira nei territori insidiosi del genere thriller, risulta appassionante e credibile in tutti i suoi elementi. E questo deve essere quello che hanno pensato critici e pubblico della Mostra di Venezia, dove La doppia ora è risultato il film italiano più apprezzato. L’Indigo Film, casa produttrice tra gli altri dei film di Paolo Sorrentino, Il Divo e Le conseguenze dell’amore, con questo film conferma il proprio occhio di riguardo nei confronti del cinema italiano di qualità.

Un ottimo esordio per Giuseppe Capotondi, regista di videoclip e pubblicità, che ha in una sceneggiatura perfettamente calibrata il suo punto di forza. Un narrazione che, senza alcuna sbavatura, cattura lo spettatore fin dalla prima scena, senza disdegnare di provocare qua e la anche qualche sobbalzo sulla poltrona. La trama, della quale naturalmente eviterò di fornire particolari, è una di quelle che riescono ad andare oltre la semplice sequenza di azioni spettacolari, per inoltrarsi nei meandri della mente dei personaggi, legando avvenimenti e sentimenti in un intreccio avvincente. I dubbi si alternano alle convinzioni, i ricordi si confondono fino a diventare ossessioni. Agli spettatori, dunque, il solo compito di lasciarsi andare allo svolgersi di una storia in cui niente è come sembra. O piuttosto, tutto è esattamente quello che appare.
A dare credibilità alla trama ci pensano gli ottimi interpreti, tra cui spiccano proprio i due protagonisti: Ksenia Rappoport, giustamente premiata con la Coppa Volpi all’ultimo Festival di Venezia, e Filippo Timi. I due riescono a costruire il ritratto di due personaggi complessi, tormentati entrambi dal proprio passato e incapaci di vivere pienamente il presente. La doppia ora è, infatti, la storia di un amore bloccato sul nascere da eventi tragici. L’incontro tra Guido e Sonia, durante una serata per single, sembra destinato a sconfiggere la solitudine in cui vivono entrambi. Lei, cameriera in un hotel e misteriosamente affascinante. Lui, un ex-poliziotto che tenta di sconfiggere il proprio passato doloroso passando lunghe giornate a fare da custode ad una grande villa vuota. Proprio quando l’amore sembra aver cominciato a sciogliere entrambi i personaggi, irrigiditi e impacciati, la tragica morte di Guido rimetterà tutto in discussione. A quel punto la storia prenderà una piega inaspettata, sconvolta da continue accelerazioni in avanti e ritorni indietro del tempo e spostamenti su diversi piani narrativi. La doppia ora infatti non è solo quella in cui, sul quadrante dell’orologio, appare una coppia di numeri uguali, ma soprattutto quella in cui possono accadere eventi straordinari, in cui possono crearsi connessioni fra mondi paralleli. In cui i ricordi e le paure emergono prepotenti, fino a ritornare ad essere realtà.

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